Vittorio Alfieri

 


Preromantico, riformatore del teatro tragico.

 

prerequisiti
STURM AND DRANG
-Sentimento, forti passioni.
-Libertà dell'io poeta
-Individualità dell'io lirico.

 

riforma del teatro

per la Commedia - Goldoni

per la tragedia - Alfieri

per il melodramma (teatro e musica) - Metastasio

 

 

Introduzione:
Alfieri nasce ad Asti nel 1749-1803 (origini aristocratiche), va a Torino,a Parigi e a Firenze dove muore. Alfieri era un uomo severo (volli sempre volli fortissimamente volli) i protagonisti delle sue tragedie (19) sono tutti eroi. Scrive con una lingua abbastanza accattivante, coglie la realtà e la rappresenta in maniera immediata, soprattutto nella sua autobiografia, nelle tragedie la lingua utilizzata è molto legata agli schemi classici, una lingua più intensa ed efficace.
Alfieri è un preromantico e anche un post illuminista, e fortemente influenzato da 2 autori: Plutarco(doppie biografie), Petrarca(lo influenza dal punto di vista poetico). 
Scrive:
-19 tragedie (capolavori, temi:individui eroici e le loro passioni);
-6  commedie (temi politici),(teatro) ;
-3 trattati politici (in prosa);
-1 autobiografia(in prosa);
-"Rime" (poesia);
-Satire (poesia);
-Misogallo "odia i francesi" (poesia).  

 

 

 

VITTORIO ALFIERI



Nacque ad Asti da famiglia nobile di grandi proprietari terrieri

La particolare situazione familiare (dopo la morte del padre, la madre aveva sposato in terze nozze Giacinto Alfieri di Magliano), la severa educazione militare e gli obblighi imposti ai giovani nobili del Regno di Sardegna, lo resero intollerante verso le convenzioni sociali, le gerarchie militari e l'assolutismo monarchico.

Uscito dall'Accademia, tra il 1766 e il '67 Alfieri iniziò una serie di viaggi in Italia e in Europa, ispirati più da un'«insofferenza dello stare» che dal desiderio di istruirsi. Lontano dall'attività politica e militare, nel 1772 decise di interessarsi al mondo teatrale e letterario.

 

           

        

           Compì molti viaggi in Europa: Parigi, Londra, Olanda, Austria, ecc.

           Si dimostrò insofferente verso regime dei Savoia disprezzando le monarchie europee e denunciandone di vizi peggiori

           Leggeva e studiava i grandi illuministi Francesi condividendo l’analisi di Rosseau

           Visse nella ricerca di nuove esperienze tipiche di un temperamento romantico, lontano dalla vita pubblica e politica

 

Formatosi secondo i codici culturali del Regno di Sardegna,utilizzò il francese per scrivere le sue prime operel'Esquisse du jugement universel (1773) e il Journal(1775).

Nel 1775 scoprì la sua passione per la tragedia: scrisse e fece rappresentare a Torino la sua prima opera: Cleopatra

           Da quel momento si interessò a comporre tragedie e a studiare letteratura classica e lingua italiana

 

 

Gli anni tra il 1775 e il '77 furono fondamentali per la sua scelta letteraria e per l'elaborazione del suo pensiero politico: nel 1777 scrisse «d'un fiato» il trattato DELLA TIRANNIDE, decise di liberarsi della lingua francese e di «spiemontizzarsi», tanto che nel 1778 donò alla sorella tutto il suo patrimonio in cambio di un vitalizio. Cominciò a intraprendere uno studio serrato dei classici italiani e latini e si trasferì a Firenze dove si legò alla contessa d'Albany. 

 



           Nel 1775 scoprì la sua passione per la tragedia: scrisse e fece rappresentare a Torino la sua prima opera: Cleopatra

           Da quel momento si interessò a comporre tragedie e a studiare letteratura classica e lingua italiana

           Divenne famoso per 19 tragedie scritte e fatte stampare

-        Tragedie ispirate alla storia medievale, antica moderna e alla bibbia

-        Filippo (Filippo II re di Spagna), Polinice, Agamennone Saul (ispirato alla Bibbia), Don Garzia ( personaggio della famiglia dei Medici), Mirra (eroina tratta dalla mitologia) ecc.

           La sua vita fu caratterizzata dall’odio per i tiranni  (principi) e dal disprezzo anarchico e totale per le forme di governo ritenute tiranniche

           Infatti alla base delle sue tragedie vi è lo scontro tra il tiranno, che impone, e l’eroe che è disposto anche a morire pur di non rinunciare alla propria libertà

-        TRAGEDIA DELLA LIBERTA’

           Le tragedie di Alfieri eliminano il coro

-         cioè la presenza di coloro che hanno la funzione di commentare ciò che stava accadendo

           Le sue opere sono autobiografiche,

-        non si preoccupa di farle rappresentare in teatro ma in dimore private, a poche persone che potevano capire il suo genio

           Nel  MISOGALLO  (odiatore dei francesi) condanna gli eccessi della rivoluzione francese con un disprezzo per la plebe che vuole tutto senza far niente

           Chiamava la classe peggiore plebe (non il popolo)

           La formazione di Alfieri è illuministica

-   Amore per la libertà, attenzione all’uomo,. Odio verso la tirannide, ecc.

     Dell’Illuminismo contesta l’eccessiva fiducia nella ragione

-        Rimprovera ai filosofi di essere gelidi pensatori, ignorando il sentimento e la capacità di fantasticare

 


Opere
Le sue opere più importanti sono le 19 tragedie che si ispirano sopratutto al mondo greco e romano o alla storia medievale e moderna.

 

 

Tra le molte opere come ad esempio i trattati, le commedie, le poesie, le satire e le traduzioni dal latino e dal greco, ricordiamo il trattato Della Tirannide, le Rime e la Vita in cui traccia la sua autobiografia.