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La Rivoluzione francese

 

La Rivoluzione francese scoppia nel 1789 e termina nel 1799.

 

Nel 1789 in Francia la popolazione era divisa in tre

La nobiltà,che aveva il monopolio delle cariche pubbliche e numerosi privilegi economici e fiscali.

Il clero

Il terzo stato: la parte più numerosa composta da borghesi, artigiani e commercianti, contadini, proletari

 

 

La Francia di fine Settecento non stava attraversando un buon momento sia da un punto di vista politico che sociale. La politica era rimasta quella dei tempi di Luigi XIV, ovvero era ancora presente la monarchia assoluta, cioè vi era un re che possedeva tutto il potere e poteva fare ciò che voleva senza alcuna limitazione, anche ordinare il carcere per un suddito, un nobile o ecclesiastico, borghese o popolano. La società francese era suddivisa in tre classi sociali, chiamati anche ordini, ed erano il clero, la nobiltà e il terzo stato (il termine terzo stato, significa in ordine di importanza rispetto ai primi due si trovava in terza posizione). Il terzo stato comprendeva il 95% della popolazione ed includeva tutti coloro che non erano né aristocratici né ecclesiastici.

Dopo il 1781 l'antico regime entra in crisi a causa di difficoltà finanziarie (dovute alle forti spese per la partecipazione alla guerra di indipendenza americana). I nobili e il clero avevano tanti privilegi e non pagavano tasse. 

 

 

I privilegi dei Nobili

Cleto e nobiltà, in particolar modo la seconda potevano godere di svariati privilegi. Non pagavano le tasse ed erano protetti da una giustizia che si comportava in modo particolare con loro ad esempio gli appositi tribunali, composti di aristocratici, giudicavano i loro delitti spesso con meno severità e li facevano passare come incidenti. Le cariche più alte dello Stato e dell'esercito erano riservate ai nobili, anche per questo potevano gestire a loro favore la giustizia. Vivevano nella grandissima e lussuosissima corte di Versailles dove venivano organizzate feste e banchetti, dove attendevano i loro stipendi e ricompense, quest'ultime venivano date dal sovrano in base alle sue preferenze. Per quanto riguarda le campagne il controllo dipendeva dai diritti feudali, inoltre i contadini dovevano dare denaro, parte del loro raccolto o dovevano offrirsi per delle giornate di lavoro gratuita ai signori locali.

Il Terzo Stato

Era la classe più insoddisfatta in assoluto perché erano numericamente la maggioranza, erano i più attivi dato che comprendeva la borghesia, gli artigiani, i contadini e gli operai ma non contavano nulla nell'ordinamento politico. Erano solo quelli che dovevano lavorare per sfamare il paese, niente di più. Non solo venivano sfruttati dai ceti superiori, ma non ricevevano nemmeno un minimo riconoscimento, anzi per essere ancor più umiliati gli venivano imposte tasse ed una serie di obbligazioni. Inutili furono i tentativi del terzo stato di chiedere al re di convocare gli Stati generali, l'antica assemblea formata da rappresentanti dei tre ordini per sperare in nuove riforme migliori di quelle attuali.

Lo spreco dello stato

Le pesanti tasse non venivano imposte alla popolazione senza un valido motivo, difatti come già detto la Francia non se la passava benissimo a causa delle guerre sostenute nel corso del Settecento, alle spese folli per mantenere la lussuosa corte di Versailles che comprendeva circa 10.000-15.000 nobili che comportavano uno spesa del 20% dei soldi ottenuti con le tasse, e anche a causa della crisi della produzione agricola del 1788 provocata dal maltempo che provoco l'aumento del costo del pane. Tali eventi che comportavano una spesa eccessiva allo Stato e che avrebbe portato la Francia verso la rovina spinsero il re Luigi XVI (1774-93) a nominare due ministri fidati e capaci per porre rimedio a tale situazione come l'economista Turgot e poi il banchiere Necker. Questi trovarono delle soluzioni partendo dalla riduzione delle spese della corta ma il re non approvava questo tipo riforme radicali e nemmeno la stessa regina Maria Antonietta voleva trattenersi in queste spese.
Il ministro Necker propose di far pagare le tasse anche alla nobiltà e al clero, ma questi non avendo mai pagato tasse e non avendo intenzione di iniziare a pagarlo si opposero a tale proposta e chiesero anch'essi la convocazione degli Stati generali, dove contavano di impedire tale riforma.
Tutte e tre le classi a questo punto erano d'accordo di riunirsi in Assemblea e così Luigi XVI decise di convocarla. Se i nobili e il clero aspettavano l'appoggio del re per per mettere a tacere le pretese del terzo stato, quest'ultimo non si faceva di certo intimidire e continuava nella sua lotta nel chiedere l'abolimento dei privilegi dei nobili e una più sana amministrazione del paese, i contadini invece chiedevano solamente un miglioramento delle condizioni di vita.
Per risolvere questa confusione nell'assemblea ci sarebbe voluto un parere forte ed autorevole come quello del sovrano ma Luigi XVI era tutto l'opposto della persone che serviva per prendere una giusta decisione essendo un tipo poco intelligente, incerto, indeciso e incapace di assumersi alcuna responsabilità.

 

 


Viene proposta una riforma economica che però intaccava i privilegi dei nobili e del clero. Questi, per contrastare tali riforme, costringono il re Luigi XVI a convocare gli Stati Generali.

 

 

 

Gli Stati Generali erano un'assemblea in cui ogni ordine sociale (nobiltà, clero e terzo stato) doveva avere un numero eguale di deputati, ma il terzo stato chiede ed ottiene di avere un numero doppio di rappresentanti per riuscire contrastare le votazioni di nobiltà e clero che spesso andavano a coincidere (mantenendo così i propri privilegi a discapito dei ceti meno abbienti)

Il 5 maggio 1789 furono convocati gli Stati generali, e si ponevano in loro grande fiducia e c'era molta suspance in quanto era da quasi due secoli che non si riunivano.

 

 

All'interno della sala di Versailles si riunirono circa 1200 deputati di cui 270 era nobili, 291 erano il clero e 578 il terzo stato. Ancora si doveva iniziare ad affrontare l'argomento che si verificò il primo contrasto e riguardava la modalità di votazione. Se si votava per ordine, come era avvenuto anche nei secoli precedenti avrebbero vinto nobiltà e clero perché avrebbero avuto la maggioranza di due contro uno, e per questo motivo il terzo stato appoggiato da molti parroci eletti nelle campagne e anche alcuni nobili chiedevano la votazione per testa. Il re non poteva andare contro la nobiltà e così decise che si sarebbe votato per ordine e poi sciolse la riunione. E così i rappresentanti del terzo stato ed i loro seguaci decisero di andare avanti ugualmente, si dettero il nome di Assemblea nazionale e si riunirono in una sala dove si praticava il gioco della pallacorda, una specie di tennis. In questa sala, il 20 giugno, giurarono di non dividersi finché la Francia non avesse avuto una costituzione.

 

Votazione a testa o per ordine?
Però, se il re concesse che il Terzo stato avesse un numero di rappresentanti doppio,  l'aristocrazia ottenne che le votazioni negli Stati generali dovessero avvenire "per ordine" e non a testa: in altre parole, a ogni "stato" toccava un voto e quindi la nobiltà e il clero avrebbero avuto in ogni caso la maggioranza.
La questione andò avanti per più di un mese.

 

 

 


Il giuramento della Pallacorda
 

Il Re, appoggiato dai nobili, non prendeva una decisione sulla questione del voto, così i deputati del terzo stato si riunirono nella sala della Pallacorda dove giurarono di dare una Costituzione alla Francia.
Il Clero e 47 membri della nobiltà si unirono a loro formando l'Assemblea Nazionale Costituente. Luigi XVI sconfitto sul piano politico, decise di ricorrere alla forza, ma la borghesia reagì e, con l'aiuto delle classi popolari, il 14 luglio assale e conquista la Bastiglia simbolo del dispotismo del regime assoluto.

 

 

La presa della Bastiglia

La nuova Assemblea Nazionale credeva che il sovrano avrebbe capito la situazione generale ed avrebbe accettato le condizioni ma invece avvenne l'opposto, fu licenziato il ministro Necker che gli consigliava di accettarle, e fece affluire le truppe a Parigi. Il popolo di Parigi allora si ribellò ed assalì e conquistò la Bastiglia, in questa fortezza venivano rinchiusi i prigionieri politici, che vennero liberati.
Il 14 luglio, che passò alla storia come il giorno della presa della Bastiglia fu considerato come l'inizio della Rivoluzione Francese e tutt'ora festeggiato come festa nazionale.
La rivolta arrivò sino alle campagne, vennero saccheggiati molti castelli e poi vennero incendiati, vennero uccisi anche molti nobili. Dopo neanche un mese, il 4 agosto, l'Assemblea nazionale votò l'abolizione dei privilegi della nobiltà e dei diritti feudali.

La monarchia costituzionale

Il 26 agosto 1789 fu approvata dall'Assemblea una Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino che fu ispirata dai principi della rivoluzione americana e dall'Illuminismo. Questa dichiarazione contiene i principi fondamentali della libertà della persona come l'uguaglianza di tutti i cittadini e la sovranità popolare che stanno alla base anche dei più moderni Stati democratici.
Nonostante il re fosse contrario ad approvare tali decisioni, fu costretto ad accettarle dalla folla che lo costrinse anche a lasciare la reggia di Versailles.
Con le nuove riforme (1789-1791) dell'Assemblea la monarchia divenne costituzionale, tuttavia ancora non si parlava di una vera repubblica in quanto il potere esecutivo venne affidato al re ed ai suoi ministri, il potere legislativo spettava ad un'Assemblea legislativa, i cui deputati venivano eletti dai cittadini con un certo reddito, mentre i poveri non possedevano il diritto al voto; infine il potere giudiziario era affidato ai giudici, anch'essi eletti.
La Chiesa divenne parte dello Stato e così anche gli stipendi dei sacerdoti, e coloro che non erano d'accordo vennero perseguitati.

La Destra e la Sinistra

Dopo aver fatto il suo dovere l'Assemblea nazionale si sciolse e fu sostituita dall'Assemblea legislativa (1791). Era suddivisa in partiti e movimenti politici con idee diverse:
  • Giacobini: repubblicani e favorevoli a delle riforme molto radicali.
  • Foglianti: conservatori e monarchici.
  • Girondini: che sostenevano gli interessi della borghesia mercantile delle province e avevano una posizione vicina a quella dei giacobini ma più moderata.
Questi, quando si riunivano nell'aula dell'Assemblea sedevano in zone precise, i giacobini ed i girondini sedevano a sinistra rispetto al banco della presidenza e i foglianti a destra, da qui i termini politici destra e sinistra, essendo i propri progressisti e democratici ed i secondi conservatori.
Nell'Assemblea si vennero a creare dei personaggi, che fino a quel momento non erano conosciuti come Massimiliano Robespierre appartenente ai giacobini che prese il soprannome di l'"incorrutibile" per la sua rigida moralità e l'avvocato e oratore Georges Jacques Danton, Jean Paul Marat direttore del giornale l'Amico del Popolo.

Contro la Rivoluzione

I paesi europei come la Prussia, la Russia, il regno di Sardegna e l'Austria non videro di buon occhio la rivoluzione che si diffuse in Francia e temevano che questa contagio potesse essere contagioso anche per la loro popolazione e così decisero di attaccare la Francia. Anche se nei primi scontri le truppe francesi ebbero la peggio, contro le aspettative, il pericolo suscitò il senso del patriottismo e difatti furono migliaia e migliaia coloro che si arruolarono nell'esercito come volontari.

Nasce la Repubblica Francese

Il re Luigi XVI che aveva cercato di fuggire da Parigi (1791) per recarsi all'estero venne riconosciuto e arrestato, rimase ugualmente al trono ma essendo considerato sleale e traditore la sua popolarità era ai minimi storici. Il re a questo punto cerco di creare una sorta di amicizia con le potenze nemiche ma fu scoperto ed arrestato insieme alla sua famiglia (1792). Quando l'esercito francese sconfisse a Valmy le truppe prussiane fu creata una nuova assemblea, chiamata la Convenzione nazionale ed essendo in maggioranza persone di sinistra fu abolita la monarchia e proclamata la repubblica. Ed il re fece la fine di chi fa il doppio gioco, venne condannato e decapitato insieme alla regina Maria Antonietta

Il Terrore

Nella nuova costituzione del 1793 venne introdotto il suffragio universale maschile, cioè tutti i maschi potevano votare indipendentemente dal reddito ma ancora una volta vennero escluse le donne.
Le potenze nemiche non mollarono la presa e si fecero nuovamente sotto attaccando la Francia e per fronteggiare la situazione, tutti i poteri dello Stato vennero affidati a un Comitato di salute pubblica, nella quale faceva parte Robespierre. Il comitato impose i prezzi del grano e degli alimenti in generale, poi richiamò alle armi i migliori uomini per fermare ogni tentativo di opposizioni alla Rivoluzione. Tutti quelli che venivano considerati nemici della Rivoluzione, anche quelli sospettati ma senza nessuna prova certa, venivano arrestati e decapitati. Siccome tutti temevano di poter essere considerati complici, questo periodo passo alla storia come il periodo del Terrore (1793-1794). C'era poco da stare sereni dato che in soli 6 mesi furono uccisi 16.000 persone e di questi pochi erano nobili, in gran parte si trattava di gente comune come borghesi, artigiani, operai e contadini.

La Caduta di Robespierre

Con la vittoria dell'esercito francese sui nemici non c'era alcun motivo di permettere a Robespierre di continuare con le uccisioni, e tramite un accordo i deputati decisero di arrestarlo e ucciderlo, e per lo stesso motivo vennero perseguitati anche i giacobini. Il paese era stanco di guerre e processi e prevalsero gli interessi dei gruppi più moderati come gli imprenditori, i borghesi e gli artigiani che acquistarono le terre sequestrate alla Chiesa.

Potere alla Borghesia

Nel 1795 per decisione di moderati e borghesi fu attuata una terza costituzione che garantiva soprattutto le libertà personali, la proprietà privata e la libertà economica. Il governo della repubblica venne affidato a un Direttorio composto da 5 membri. In questi anni si mise in luce un giovane guerriero: Napoleone Bonaparte a cui venne affidato il compito di fermare le rivolte monarchiche e di comandare una spedizione i Italia (campagna d'Italia) contro l'Austria.

 

 


La rivoluzione  
Dopo la presa della Bastiglia si succedono eventi a catena: una rivoluzione in città(guidata dalla borghesia) che portò all'abolizione delle municipalità dell'antico regime ed alla formazione della guardia municipale e una rivolta nelle campagne che portò alla distruzione della feudalità.
Il 26 agosto 1789 venne promulgata laDichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del cittadino che era la premessa della Costituzione del 3 settembre 1791. Il re però non approva i decreti della Assemblea Costituente ed il popolo si mobilita di nuovo marciando su Versailles e costringendo il re a trasferirsi a Parigi.


A questo punti si verificò una scissione all'interno dell'Assemblea che diede inizio ad una serie di differenziazioni dei gruppi borghesi: i Giacobini, guidati da Robespierre, avevano atteggiamenti più avanzati, i Foglianti, con a capo La Fayette, erano più moderati, al centro vi erano i Cordiglieri con Danton e Marat.

L'Assemblea Costituente comincia a redigere la Costituzione che fu approvata nel 1791. Nacque così la prima monarchia costituzionale francese, fondata sulla separazione dei poteri. Il potere di fare le leggi e di dirigere la politica generale del paese passò all'Assemblea legislativa, composta di 745 deputati eletti ogni due anni. Al re spettava la nomina dei ministri e il diritto di sospendere una legge approvata dall'Assemblea, ma per non più di quattro anni. Il sovrano non poteva sciogliere l'Assemblea, né dichiarare guerra, né firmare trattati di pace. Il potere giudiziario fu affidato alla magistratura, indipendente in quanto eletta. Il diritto di voto fu riservato solo agli uomini al di sopra dei 25 anni che pagassero tasse elevate, una soluzione che accontentava la borghesia mentre lasciava insoddisfatti i ceti popolari. I beni ecclesiastici furono incamerati e venduti ed i preti dovettero giurare fedeltà alla Costituzione come dei pubblici funzionari.
Amministrativamente la Francia venne divisa in 83 dipartimenti divisi in distretti e cantoni con ampi poteri.

Il re aveva tentato di fuggire e Austria, Prussia e Russia si erano alleate contro la Francia (temevano lo scoppio di analoghe rivolte nei loro paesi!) che reagì alla sfida dichiarando la guerra (1792).
Nel 1792 i sanculotti s'impadronirono del Palazzo Reale, mentre l'Assemblea ordinava di imprigionare il re con l'accusa di tradimento della patria. Dopo la vittoria francese di Valmy contro l'esercito prussiano, fu proclamata la Repubblica. Il re, processato per alto tradimento e condannato a morte, fu decapitato il 21 gennaio. 1793; in ottobre la stessa sorte toccò alla regina.  
Per fronteggiare le crisi nazionali e la minaccia degli eserciti stranieri alleati contro la Francia, i poteri furono affidati a un Comitato di salute pubblica (1793) guidato daRobespierre, che pose il calmiere sul prezzo di grano e generi alimentari, arruolò un nuovo esercito e inviò soldati in Vandea dove intanto era scoppiata una rivolta. I metodi autoritari adottati dal Comitato portarono alla repressione degli avversari politici e di diversi esponenti giacobini contrari ai metodi di Robespierre--->alcune migliaia di oppositori vennero ghigliottinati dopo processi sommari. 
Per questo motivo il periodo dall'autunno 1793 all'estate 1794 fu definito il Terrore. Molti deputati volevano destituire il Comitato, così il 27 luglio 1794 Robespierre e i suoi collaboratori vennero arrestati e il giorno successivo ghigliottinati senza processo. 
Il nuovo corso prese il nome di  Termidoro e si fece prevalere una linea politica moderata.
Negli anni successivi il governo di Parigi decise di abbattere le monarchie assolute in Europa, in cui si erano diffuse le idee rivoluzionarie. Il comando della campagna d'Italia fu affidato aNapoleone Bonaparte, che invase la penisola, dove furono instaurati governi repubblicani sul modello della Repubblica francese. Napoleone poi, rientrato in Francia, con un colpo di Stato militare (18-19 brumaio 1799) abolì il governo e trasferì il potere a un Consolato (in cui sedeva con due collaboratori). 
L'emanazione della Costituzione dell'anno VIII (1799), con la quale gli furono attribuiti pieni poteri, sancì la fine della rivoluzione francese e aprì il periodo della diffusione in tutta Europa delle idee rivoluzionarie.

 

VERIFICA 1 SULLA RIVOLUZIONE FRANCESE  PRIMO 

 

 

Nome e Cognome........................................................................................

Classe.......................

.Data........................

 

Indica la soluzione corretta fra quelle proposte

 

Qual era la causa economica della Rivoluzione francese?

• la diminuzione dei prodotti agricoli e l'aumento demografico hanno provocato la miseria per gli strati sociali più poveri

• l'aumento demografico ha provocato la miseria per gli strati sociali più poveri

• la diminuzione dei prodotti agricoli ha provocato la miseria per gli strati sociali più poveri

 

Quali erano le cause finanziarie della Rivoluzione francese?

• Il bilancio era in decifit a causa delle spese militari

• Il bilancio era in decifit a causa delle spese militari e a causa delle somme utilizzate per mantenere il lusso della vita di corte

• Il bilancio era in deficit a causa delle somme utilizzate per mantenere il lusso della vita di corte

 

Quali erano le cause sociali della Rivoluzione francese?

• La popolazione era divisa in 2 ceti: primo stato (clero) secondo stato (popolazione restante) che avevano interessi opposti

• La popolazione era divisa in 2 ceti: primo stato (clero) secondo stato (nobiltà) che avevano interessi opposti

• La popolazione era divisa in 3 ceti: primo stato (clero) secondo stato (nobiltà) e terzo stato (popolazione restante) che avevano interessi opposti

 

Cosa fece Luigi XVI per risolvere la crisi?

• Ordinò di ridurre in schiavitù i ribelli

• Convocò gli Stati Generali il 5 maggio 1789

• Impose più tasse ai nobili

 

Quali furono le principali conseguenze della Rivoluzione Francese?

• L'eliminazione della disparità tra i ceti sociali

• L'abolizione della monarchia assoluta

• L'abolizione della monarchia assoluta e la proclamazione della Repubblica

 

Da chi era capitanata la Guardia Nazionale, milizia volontaria in difesa dell'assemblea costituente?

• La Fayette

• Da noti combattenti

• Da Luigi XIV

 

Quando venne approvata la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino proposta da La Fayette?

• 26 Agosto 1779

• 26 Agosto 1789

• 26 Agosto 1784

 

Di cosa fu accusato Luigi XVI?

• di adulterio

• di tradimento verso la Nazione

• di cospirazione ai danni della consorte

 

La repubblica francese fu proclamata nel

• 1789

• 1791

• 1792

 

Qual era il compito del Tribunale Rivoluzione, istituito nel 1793 dalla Convenzione Nazionale?

• Emanare nuove leggi

• giudicare gli oppositori politici

• eleggere nuovi rappresentanti del Parlamento

 

Rispondi brevemente alle seguenti domande.

 

In quali condizioni si trovava la Francia nel Settecento? …...................................................................................................................…...................................................................................................................…...................................................................................................................

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Come avveniva per tradizione la votazione all'interno degli Stati Generali? Che proposta fu avanzata dal Terzo stato? Come reagì Luigi XVI a tale proposta? …........................................................................................................................................................................................................................................…...................................................................................................................

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Che cosa si intende con il termine “Terzo stato”? Da chi era composto? ….........................................................................................................................................................................................................................................

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Cosa si intende per “Giuramento della Pallacorda”? …...................................................................................................................

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Cosa era la Bastiglia, cosa rappresentava e cosa le accadde? …...................................................................................................................

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Per quali motivi si giunse all'approvazione della Costituzione civile del clero? E in cosa consisteva? …...................................................................................................................

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Chi erano i sanculotti? …...................................................................................................................

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Quale fu la sorte di Luigi XVI? …...................................................................................................................

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Quali motivi scatenarono la rivolta della Vandea? …...................................................................................................................…...................................................................................................................…...................................................................................................................…...................................................................................................................

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Per che cosa si caratterizzò l'epoca del “Terrore”? …...................................................................................................................…...................................................................................................................…...................................................................................................................…...................................................................................................................

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Indica se l'affermazione è vera o falsa

 

• Il 21 giugno fu sventata a Varennes la fuga di Luigi XVI.

 

• La legge elettorale del 1789 allargò il suffragio, ma non lo rese universale.

 

• Il sovrano francese fu condotto alla ghigliottina nel 1792.

 

• L'espansionismo, la sovversione repubblicana e il possibile “contagio” rivoluzionario furono le ragioni della politica antifrancese negli anni 1792-93.

 

 

• Il 14 luglio1789 fu espugnata a Parigi la Bastiglia.  

 

VERIFICA 2: La rivoluzione francese

 

Che tipo di potere aveva il re di Francia?

1)    Assoluto

2)    Parlamentare

3)    Legislativo

 

Quali  erano le classi sociali in Francia nel 1700

1)    Non c’erano classi sociali, tutti erano uguali

2)    Nobili, clero e Terzo Stato, composto da borghesi

3)    Nobili, clero e Terzo Stato, composto da borghesi, operai e contadini

 

Chi non pagava le tasse e aveva privilegi

1)    I nobili e il clero

2)    Il clero e il Terzo Stato

3)    Il Terzo Stato

 

Il popolo era contento della situazione?

1)    Sì.

2)    No, perché voleva avere dei castelli e governare.

3)    No, perché era sempre più povero e voleva avere diritto di votare un Parlamento che limitasse un po’ i poteri del re.

 

Cosa successe?

1)    Nobili, Clero e Terzo Stato convocarono gli Stati Generali, una riunione di tutte e tre le classi sociali, ma non si misero d’accordo

2)    Nobili, Clero e Terzo Stato decisero che pagavano tutti le tasse

3)    Nobili e Clero fecero una riunione per mettere nuove tasse

 

Allora i rappresentanti del Terzo Stato

1)    Scapparono da Parigi, perché erano perseguitati dall’esercito del re

2)    Si riunirono da soli per decidere cosa fare in un’Assemblea Nazionale

3)    Attaccarono l’Inghilterra

 

La rivoluzione scoppiò nel

1)    1768

2)    1789

3)    1792

 

Il popolo attaccò

1)    La Bastiglia, una prigione dove erano detenuti prigionieri politici contrari al re

2)    La Bastiglia, una prigione dove erano detenuti quelli che avevano rubato perché avevano fame

3)    La Bastiglia, cioè il palazzo dove il re viveva con tutti i nobili

 

 

Venne scritta una

1)    Carta dei diritti dei nobili e del clero

2)    Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino

3)    Dichiarazione dei doveri del re e dei diritti dell’uomo

 

In questo documento si diceva che ognuno aveva diritto

1)    alla libertà, all’uguaglianza davanti alla legge e alla fratellanza con gli altri uomini

2)    alla libertà, all’uguaglianza e ad avere tante terre

3)    alla libertà, all’uguaglianza e a vivere come voleva, senza preoccuparsi degli altri

 

Che fine fece il re?

1)    fu mandato in esilio

2)    fu ucciso

3)    fu eletto Presidente della Repubblica dal popolo che andò a votare

 

Come si chiama il periodo che venne dopo la Rivoluzione Francese

1)    periodo della libertà

2)    periodo della giustizia

3)    periodo del terrore

 

Sai spiegare, in breve, perché?

 

 

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